Home    Home   Le Lezioni americane → Irving Washington Rip Van Winkle


Irving Washington

Washington Irving (1783-1859) scrittore statunitense, «capostipite della narrativa americana» (Calvino).

Figura decisiva nel tracciare la coscienza letteraria dei novelli Stati Uniti alla ricerca di un’identità culturale, Irving per il suo stile e per la trasposizione fantasiosa della realtà viene indicato dalla più recente critica come ispiratore della letteratura americana dall’Ottocento (Poe, Hawtorne, Melville, James, Heller) fino ai new journalist odierni.

Sommario


I. Calvino, Lezioni americane: Rapidità

La relatività del tempo è il tema d’un folktale diffuso un po’ dappertutto: il viaggio all’al di là che viene vissuto da chi lo compie come se durasse poche ore, mentre al ritorno il luogo di partenza è irriconoscibile perché sono passati anni e anni. Ricorderò en passant che alle origini della letteratura americana questo motivo ha dato origine al Rip Van Winkle di Washington Irving, assumendo il significato d’un mito di fondazione della vostra società basata sul cambiamento.





copertina e-book tra il cristallo e la fiamma


copertina della Consistenza

Tra il cristallo e la fiamma


Copertina Eros al femminile

1 Note biografiche


Nato nei pressi di New York da genitori di rigorosa fede presbiteriana, trascurò ben presto gli studi di legge, attratto dagli interessi letterari dei fratelli Peter e William. E fu su un giornale di Peter che apparvero i suoi primi pezzi di satira della scena newyorkese e fu con la collaborazione di William e del concittadino James Kirke Paulding, che pubblicò (1807-08) Salmagundi[1], stravagante raccolta di storie locali.

Nel 1809 è la volta di A History of New York (Storia di New York narrata da Dietrich Knickerbocker) il cui ampolloso titolo A History of New York from the Beginning of the World to the End of the Dutch Dynasty, Storia di New York dall’inizio del mondo alla fine della dinastia olandese) lascia trasparire l’intento parodico nei confronti degli antichi colonizzatori olandesi. La composita narrazione del libro diventa una satira della vita politica newyorkese ed americana, che i toni swiftiani qua e là evocati estendono alla storia e a temi più generali.

Sono anticipati in quest’opera argomenti e soluzioni stilistiche che prenderanno forma compiuta nella più famosa opera di Irving The Sketch Book of Geoffrey Crayon, Gent (Il libro degli schizzi del Sig. Geoffrey Crayon).

Pubblicato nel 1820 contemporaneamente in Inghilterra e in America (Irving che già aveva viaggiato per l’Europa visse in Inghilterra dal 1815 al 1820), Il libro degli schizzi, raccolta di novelle e di bozzetti, fece acquisire fama internazionale all’autore.

La mescolanza di nostalgia per un passato ormai perso e di aspettativa pionieristica per un futuro tutto aperto colora di straordinaria grazia molte delle composite storie degli schizzi, che la varietà degli stili e la trasposizione fantastica proiettano verso la più famosa produzione di Poe, Hawtorne, Melville, James, Heller.

Benchè gli schizzi siano stati scritti in Inghilterra, fedeli a un’ortografia britannica, con citazioni inglesi e fonti europee molti di essi esprimono toni e tematiche tipiche del nuovo mondo. Rip Van Winkle è uno dei pezzi forti degli schizzi.

Le successive due opere Bracebridge Hall (1822) e The Tales of a Traveller (I racconti di un viaggiatore, 1824) il primo pregevole per la struttura architettonica tendente a dare unità alla composita materia, il secondo aperto agli aspetti pittoreschi e al folclore, non ebbero il successo delle precedenti.

Nelle opere scritte durante il periodo trascorso in Spagna (1826-29) come addetto d’ambasciata i temi della tradizione folclorica spagnola servono a Irving per inserire il suo Paese in un contesto culturale ed etnico più ampio di quello anglosassone insistendo sull’influenza dei colonizzatori spagnoli sulle popolazioni indiane e da queste sui costumi di pionieri e coloni. Tali sono Life and Voyages of Cristofer Columbus (La vita e i viaggi di Cristoforo Colombo, 928), A Chronicle of the Conquest of Granada (La conquista di Granada, 1829), Voyages and Discoveries of the Companions of Columbus (I viaggi e le scoperte dei compagni di Colombo, 1831) e The Alhambra (Racconti dell’Alambra). Di ritorno negli Stati Uniti continuerà in questo intento ambientando le sue storie nella terra di frontiera per raccontare ardimenti e avventure degli intraprendenti pionieri bianchi. A tour on the Prairies (Viaggio nelle praterie, 1835), Astoria (1836), The Adventures of Captain Bonneville (Le avventure del capitano Bonneville, 1837) appartengono a questa stagione.

Le sue ultime opere Mahomet and His Successors (Maometto e i suoi successori, 1850), storia del contributo arabo nella formazione della cultura spagnola e indirettamente di quella del Nuovo Mondo e Life of George Washington (Vita di G. W. )la storia in cinque volumi dell’eroe nazionale, dimostra la complessità del contributo di Irving nella formazione dell’identità culturale del suo Paese.






2 Rip Van Winkle

Rip van Winkle

È uno dei pezzi forti degli Schizzi attinto da un racconto tedesco e trasposto per la felice sospensione tra realtà e fantasia, tra presente e passato in un’atmosfera tipicamente americana, capace di interpretare il mito di fondazione di una società alla ricerca di un’identità.

Rip Van Winkle ama poco il lavoro e la sua vita vicino a una donna energica e bisbetica non è felice. La pace del villaggio di olandesi sull’Hudson non arriva fino a casa sua e decide di andarsene sui monti a caccia di scoiattoli. Un giorno si sente chiamare da un uomo in strane fogge con un barile: lo aiuta a raggiungere una spianata dove un gruppo di uomini vestiti come il suo misterioso compagno sono intenti a giocare a birilli. Beve con loro la birra del barile e cade in un sonno profondo. Si sveglia a giorno inoltrato, sente le ossa particolarmente pesanti, nota il fucile arrugginito. Torna al villaggio che gli risulta mutato: sull’insegna dell’osteria il ritratto di Giorgio III è stato sostituito da Washington, le case sono diverse. Ha dormito 20 anni. Accolto nella casa della figlia già sposa a un ricco fattore apprende della morte della moglie e può ora trascorrere impunemente il resto dei suoi giorni da sfaccendato a cavallo tra passato e immaginazione.






3 Rip Van Winkle nella lettura di Santillana

C’è una favola americana di colore autoctono che ancora si racconta ai bambini: è quella di Rip Van Winkle, che andato a far legna nel bosco si addormentò. Ed ecco che sognò di trovarsi sulla tolda della nave di Hendrick Hudson, il grande antenato navigatore, e di vedere lui e i suoi compagni giocare a bocce con grandi palle di cannone. Guardava e guardava, e poi si svegliò, e tornò al villaggio, e trovò che nessuno lo conosceva perché erano passati trecento anni.
È una fiaba che sembra nata tra i primi coloni di New York, ma quando l’etnologo scopre che ve ne sono versioni in ogni clima che vanno indietro migliaia d’anni, e diventano più chiare quanto più si va indietro, si deve pur concludere che questo è un grande mito astronomico: i numi che lanciano le loro sfere tonanti sulla tolda del cielo. E al contemplatore assorto nei calcoli mille anni diventano come un minuto. Questo era un modo di superare il Fato; passando dal tempo all’eternità, facendo della Necessità una libera creazione. È il modo dei grandi matematici d’ogni tempo. A questo si ricollega un’usanza dei Maya dello Yucatán, i quali avevano in ogni loro città un grande cortile da gioco, detto il “campo di gioco delle stelle” (per gli americanisti Star Ball Court). In esso, in certe occasioni solenni, attori raffiguranti i numi giocavano secondo strette regole, facendo passare la palla attraverso anelli disposti a mezzo campo: e i loro nomi indicavano solo certe datazioni del calendario astronomico» (Giorgio de Santillana, Fato antico e fato moderno, p. 17-18).




Note


[1]  Il titolo completo è Salmagundi, or, The Whim-Whams and Opinions of Launcelot Langstaff, Esq, and Others (Salmagundi: o ghiribizzi e opinioni del signor Launcelot Langstaff, e altri). Salmagundi, corrispondente un po’ al significato originario di zibaldone, indica un piatto misto di carne, cipolle ed altro. (Salmagundi) stravagante raccolta di storie locali.






Voci correlate


Santillana Giorgio, de


La presente pagina fa parte di un ipertesto sulle Lezioni americane di I. Calvino e sulle Metamorfosi di Apuleio.

Indice delle voci



Rip van Winkle, Illustrazione di John Quidor (1849) Rip van Winkle, Illustrazione di John Quidor (1849)