1 Note biografiche
Stravagante personaggio quanto originale scrittore, che riesce a proiettare le sue ascendenze simboliste in una dimensione surrealista, Jarry lega il suo nome in particolare alla pièce Ubu roi (Ubu re, 1896) e al nome di Ubu, il suo protagonista. Indubbiamente la novità e l'irriverenza del linguaggio, l'abbandono delle scenografie, il simbolismo degli elementi scenici di Ubu roi proposti in forme stilizzate, non potevano non suscitare clamore nel pubblico del teatro borghese tardoromantico o realistico che fosse, almeno quanto il suo protagonista, grottesca maschera d’imbecillità umana e di avida ferocia.
L'ubuismo, reinterpretato in Almanach du Père Ubu (1899), Ubu enchaîné (Ubu incatenato, 1900), Ubu sur la butte (1906) e sempre pronto a ricomparire in proteiformi aspetti in tutto l'arco della produzione di Jarry, diventava un mito. Un mito che identificando Ubu, complice lo stesso Jarry, con il suo autore poteva offrire una maschera alle stravaganze, alle follie esibizionistiche, al narcisismo, alla solitudine di Jarry.
Ma la genialità di Jarry incomincia ben prima e va ben oltre Ubu. Già in Les minutes de sable mémorial[1] (1894) e in César-Antechrist (1895) compaiono quegli elementi che fanno di Jarry un precursore delle avanguardie del Novecento, rendendolo un autore difficile anche per la critica che ha preferito non addentrarsi nelle implicazioni più insidiose della produzione di Jarry, privilegiando il più immediato temperamento di Ubu.
La polisemia traboccante, la pluralità di piani di lettura, il virtuosismo lessicale, l'intreccio simbolico percorrono tutta l'opera di Jarry che risponde a criteri di continuità come dimostrano non soltanto le riapparizioni di Ubu, quanto i nessi e lo scambio di materiali narrativi e simbolici tra i vari testi.
La simbologia cui attinge Jarry trova nella tradizione giudaico-cristiana, nell'alchimia, nella magia e nell'araldica il suo immaginario e nella proiezione mistica – una proiezione mistica tutta particolare di sublimazione sessuale – la sua carica dirompente, come è dirompente la patafisica[2] di Gestes et opinions du docteur Faustroll, pataphysicien (1911),[3] con la quale Jarry, intende spingersi oltre la metafisica almeno quanto questa si spinge oltre la fisica, riconducendo in una dimensione di astrazione logica le nozioni metafisiche, compresa la stessa nozione di Dio «punto tangente tra zero e l'infinito». Il grottesco di Jarry per Bachtin rappresenta «una nuova e potente rinascita» del realismo grottesco. In questo senso Jarry si pone sulla direttrice risalente a Rabelais.
2 L'Amour absolu
L'Amour absolu (1899) è un romanzo composto da quindici brevi racconti, estratto da L'amour en visites (1898), un licenzioso romanzo con cui Jarry contava di rimpinguare le disastrate finanze.
Inseguendo le evoluzioni ipnopompiche del protagonista, l'Aotrou Doue – in bretone «il Signore Dio», – nel quale non è difficile ravvisare un ironico narcisismo autobiografico, Jarry innalza un contraltare ai racconti dell'Antico e del Nuovo Testamento.
Il nome di battesimo dell'Aotrou Doue è infatti Emmanuele Dio, la madre è Varia – in bretone Maria – «ma insieme Miriam, la Vergine e Melusina la maga. Il padre è Maître Joseb, notaio». L'azione, cui il paesaggio bretone fa da sfondo, rivisita l'infanzia di Cristo giocata sulle componenti incestuose del rapporto di Emmanuel con Varia, nel duplice ruolo di sposo – in quanto prima persona della Trinità – e figlio.
La sovrapposizione di elementi simbolici, la rocambolesca polisemia, la stratificazione dei piani di lettura spingono però L'Amour absolu ben oltre la sfera della mitologia giudaico-cristiana, utilizzata del resto, qui come altrove e non diversamente dalla simbologia della magia e delle scienze occulte, come elemento culturale privo di valenze confessionali, come manifestazione – una delle manifestazioni cui Jarry oppone la valenza della patafisica la scienza delle soluzioni immaginarie – del bisogno degli umani di risolvere l'incertezza del proprio destino.
3 Collège de patapfysique (Associazione di patafisica)
«L'associazione dei fedeli di Alfred Jarry che, secondo lo spirito del maestro, fanno il verso al linguaggio scientifico volgendolo in caricatura. (La patafisica viene definita come la “scienza delle soluzioni immaginarie”» (I. Calvino, La filosofia di Raymond Queneau, Saggi, I, p. 1421).
Queneau ne è stato Satrapo ed ha trasmesso all'Oulipo il gusto del Collège per la sfida canzonatoria e lo sberleffo.
[1] Letteralmente I minuti di sabbia memoriale.
Sable in araldica indica un «fondo di blasone» e sablier corrisponde a clessidra. Mémorial e sablier hanno dunque a che fare con il tempo.
Si può notare la pluralità semantica implicita già nel titolo.
[2] «Scienza delle soluzioni immaginarie».
Il termine è coniato da Jarry per indicare un contraltare razionale alla metafisica.
[3] Gesta e opinioni del dottor Faustroll, patafisico.
Faustroll è per metà alchimista (Faust) e per metà demoniaco (troll).
Voci correlate
La presente pagina fa parte di un ipertesto sulle Lezioni americane di I. Calvino e sulle Metamorfosi di Apuleio.